Ho iniziato a dipingere nel 1986 utilizzando i colori a olio. L'olio è un colore difficile ma dai risultati stupefacenti. I tempi lunghi dell'olio (alcuni colori come il rosso di cadmio per asciugare impiegano anche giorni) richiedono una pazienza nella costruzione del quadro e a volte frenano l'impulso quando si ha un'esigenza espressiva che deve evolversi in rapidità. D'altro canto favoriscono la costruzione più ragionata degli equilibri sia formali che cromatici che sottendono un quadro.

Negli anni sono passato agli smalti sintetici, la comune vernice che si utilizza per ridipingere i tubi o gli oggetti in metallo. Gli smalti hanno tempi di asciugatura più rapidi, permettono un più veloce sovrapporsi degli strati di pittura e danno la possibilità di legare i vari strati nella fase finale dell'asciugatura, permettendo quindi a volte di creare un nuovo colore o un nuovo effetto direttamente sulla tela o sul legno usati per dipingere.

Dal 2004, dopo dieci anni di esperimenti iniziati nei primi anni Novanta, mi sono dedicato principalmente ai quadri digitali. Ma spesso torno ai pennelli, perchè in fondo le due ricerche sono complementari.